Difficile scrivere con quanto
si leggerà appena più sotto.
Quasi quasi mi butto…
Ringrazio Antonella per le
parole della sua poesia che in questi anni mi hanno accompagnata, risuonando
lievi lievi di tanto in tanto, come lontana eco, come parole bisbigliate appena,
così come solo con la genialità della poesia si può far.
Madre
Rossini, Verdi, Puccini:
abbracci di note
volteggiano per le stanze.
Dal tuo canto
L’allegria della casa.
Racconti l’aria del cibo
e i bambini mangiano.
Le tue postille
arredano i loro libri
ancora da scrivere
ancora da leggere.
Di dieci colori le scarpe
del tuo passo sicuro.
Di mille sfumature i fili
di lana
che intrecci nell’arazzo di
luce.
La materia dei loro
vestiti.
Assicuri:
ascolta Vivaldi,
le parole verranno.
E la poesia sarà un
giardino
Senza umane stagioni.
Antonella Silvestrini
Cuci una foglia vicino alle
parole, cuci le parole tra loro,
guarda una foglia come
viene soffiata lontano.
Il tempo mentre scriviamo
vola, noi moriamo a noi stessi
mentre intorno ci cresce la
vita e la realtà si addensa, s’in-
treccia, diventa una radice
che sale fino a un tronco e ridi-
venta foglio.
Da sempre mi mancano le
parole e io ne ho nostalgia.
Per questo cucio, cucio,
cucio.
Antonella Anedda
ciao ....
RispondiEliminaCiao, Claretta.
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