martedì 19 giugno 2012

Una presente assenza


Ci sono o non ci sono?
Scrivo o non scrivo?
Posto o non posto?
Presente o assente?
Tutte e due.
Ci sono perché sto lavorando in continuazione, ma per questo non mi è possibile essere sempre presente qui; scrivo ma poi non posto perché rivedo, correggo e qualche volta rimando; non scrivo perché le mie mani sono affaccendate in altre faccende. Ora però, dopo un’apparente lunga assenza … POSTO! E che non si dica che non ci sono, perbacco!
Orbene, in questo periodo ne sono successe di cose. Innanzitutto ho avuto il piacere e l’onore di partecipare alla manifestazione Non solo pezzi di legno che si tiene tutti gli anni a Ceolini di Fontanafredda. È questa una splendida occasione per grandi e piccini di passare quattro deliziose giornate in compagnia di straordinari artisti di strada che si esibiscono fino a tarda sera. Giovani di talento che portano i loro spettacoli in giro per l’Europa. E i bambini lì, incantati, a bocca aperta o a ridere a crepapelle. Non si sa se fotografare gli artisti o i piccini.
Ed ecco a voi, Sioooori e Sioooreeee:

i Circondati (musicisti circensi)


i Nanirossi (acrobati eccezionali e divertentissimi)


LucaTresoldi funambolo straordinario




Da anni seguo questa manifestazione che, oltre agli artisti di strada, ospita anche artigiani e hobbisti e mai avrei pensato un giorno di parteciparvi. Ed eccomi là, la prima sera, con la bancarella proprio di fronte a una delle piazzole dove gli spettacoli avevano luogo, ad ammirare la bravura di un funambolo con tanto di luna piena a coronare il sogno. Brividi e commozione. Non ho mangiato, non ho dormito. Eh, esagerata. Sì, non mi sono fatta mancare proprio nulla.
Quattro giorni di temporali scampati e i soliti artigian-meteorologi che scrutano il cielo e fanno previsioni approssimative e scaramantiche. La più bella che ho sentito è stata ‘E anche oggi, speriamo che non pioggi’.
Io avevo trovato quest’immagine che avrei voluto, un po’ per scaramanzia e un po’ per ironizzare, appendere al mio gazebo. Ma poi ho preferito evitare. Non si sa mai. 


E dopo l’avventura di Ceolini, la settimana riparte densa di impegni e di idee che frullano e rifrullano. E via a disegnare, tagliare, cucire, scrivere, considerare, ponderare, trattare, proporre, pianificare. Pian piano, sento che le cose prendono forma e che la forma non è mai definitiva, che si presta a essere rimodellata e ripensata. I suggerimenti di molti sono preziosissimi contributi che mi aiutano a rivedere le cose in modo sempre diverso. E son fiumi d’inchiostro riversati in innumerevoli promemoria che semino per tutta casa. Se ciascuno mettesse radici e si trasformasse in una piantina, la nostra dimora sarebbe una foresta pluviale.